La Svizzera è uno dei luoghi preferiti per vivere e fare affari dei più ricchi oligarchi russi. Negli ultimi anni sono stati rilasciati 172 permessi per motivi fiscali o di interessi superiori.
Ma chi sono, questo oligarchi? Multimiliardari che si spostano facilmente attraverso il globo e noti per le residenze sfavillanti, gli enormi yacht e anche le squadre sportive, come l’ultranoto Roman Abramovich, fra l’altro annunciato fra i membri della delegazione ucraina ai colloqui di pace fra Kiev e Mosca.
Gli oligarchi russi sono coloro che meglio hanno saputo sfruttare lo scioglimento dell’Unione Sovietica, sfruttando le privatizzazioni degli anni Novanta per avviare attività economiche molto redditizie. In particolare, sfruttando le ricchezze in giacimenti di materie prime presenti nei territori dell’ex URSS, dopo aver colto ogni singola possibilità di fare commercio grazie alle aperture dell’era Gorbaciov.
Letteralmente “oligarchia” indica il possesso del potere concentrato in una minoranza che opera a proprio vantaggio. Gli oligarchi non sono particolarmente popolari nel loro Paese. Sono invece molto noti all’estero e di casa in Svizzera. Alcuni figurano fra i più ricchi residenti della Confederazione.
Il TG ne ha ricordati alcuni. Ginevra ha accolto Gennady Timchenko, fondatore di Gunvor, 20 miliardi di patrimonio secondo Bilan; finanzia la fondazione Neva, che promuove gli scacchi, e sponsorizza il Festival di Verbier, che ha appena licenziato il suo direttore artistico, Valeri Gergiev accusato di essere vicino al Cremlino.
Alisher Usmanov a Losanna è alla testa della Federazione internazionale di scherma e fra i 10 più ricchi in Svizzera con i suoi 10 miliardi di patrimonio fondato sull’estrazione di minerali. Ex principale azionista dell’Arsenal dal 2019 il suo gruppo USM holding è sponsor dell’Everton.
C'è anche Suleyman Kerimov. La maggior parte della sua fortuna deriva dalla sua partecipazione del 76% nel più grande produttore d'oro russo, Polyus. Era stato arrestato in Francia nel 2018 per frode fiscale e riciclaggio. La sua fondazione benefica Cylax ha sede a Lucerna. Investe anche nella cultura, nell’arte e nello sport. Ad esempio nel FC Lucerna femminile, nello Zurich Film Festival, e Blue Balls Festival di Lucerna.
Viktor Vekselberg possiede il 48% del gruppo Sulzer attraverso una holding. Ha creato il gigante russo delle materie prime Renova.
Difficile giudicare la vicinanza di queste persone con il presidente russo Vladimir Putin; Berna ha annunciato lunedì di aver identificato 5 oligarchi, da subito indicati come persone non gradite nella Confederazione. Non è dato sapere se in quella breve lista figurino anche alcuni di questi nomi noti.
Ma ci sono anche oligarchi che hanno preso le distanze dal Cremlino, come Mikhail Fridman - russo di origini ucraine - e Oleg Deripaska, uno dei più grandi benefattori russi, che hanno chiesto la fine del conflitto.
172 russi con un golden visa negli ultimi 11 anni. Ticino secondo solo a Ginevra
Da tempo la Svizzera ha aperto le porte a questi facoltosi cittadini che beneficiando di agevolazioni fiscali. Molti di questi oligarchi russi sono residenti in Svizzera grazie al cosiddetto “golden visa”. Un permesso rilasciato sulla base del art.32 dell’ordinanza relativa all’ammissione al soggiorno e all’esistenza di un’attività lucrativa (OASA, RS 142.201) un’autorizzazione rilasciata per interessi superiori (tra cui interessi cantonali in materia di fiscalità). I dati della SEM dicono che sui 620 rilasciati negli ultimi 11 anni (dal 2010 al 2021) 172 erano cittadini russi. Il Ticino è il secondo cantone dove vivono più “golden visa” di tutte le nazionalità ben 130, superato solo da Ginevra che ne ha rilasciati 148. Dai dati della SEM non si riesce, tuttavia, a capire quanti di questi siano cittadini russi. Va detto che negli ultimi anni in Ticino i permessi rilasciati di questo tipo sono diminuiti. Si è passati dai 39 del 2010 ai 4 del 2021.