"Ecco perché Ermotti è l'uomo giusto"

Daniel Hügli è direttore del portale finanziario Cash. A lui la RSI ha chiesto quali sfide attendono Sergio Ermotti e se avrà carta bianca per quanto riguarda il futuro assetto della nuova UBS.

Ermotti è l'uomo giusto, al posto giusto, al momento giusto?

"Direi che è una fortuna per la Svizzera avere un uomo come Sergio Ermotti alla testa di UBS. Quello fra UBS e CS è un matrimonio di comodo, potremmo dire che sono due persone che non avrebbero mai voluto sposarsi, ma sono state costrette a farlo. Queste nozze significano che anche UBS avrà le sue gatte da pelare, ci saranno clienti che lasceranno la banca, ci saranno collaboratori che andranno via. Inoltre, il marchio Swiss Banking ha subito un brutto colpo dal punto di vista dell'immagine. Per tutte queste ragioni Sergio Ermotti è l'uomo giusto, anche perché lo ha già fatto".

Perché ha accettato questa sfida? E cosa lo attende?

"Da una parte è sicuramente il richiamo del potere, che non può lasciare indifferenti persone che hanno avuto per tanti anni posizioni di comando. Questo vale anche per Sergio Ermotti. Ma io credo, e questo è venuto fuori molto bene durante la conferenza stampa odierna, che Ermotti senta una certa responsabilità nei confronti di UBS. Sergio Ermotti è ticinese, svizzero e credo, personalmente, anche patriota. E quindi si sente responsabile anche nei confronti del Paese".

Avrà carta bianca?

"Avrà carta bianca per quanto concerne la banca al suo interno, con l'appoggio del presidente. Ma non bisogna sottovalutare il fatto che questa nuova superbanca è nata con il benestare del Governo, della politica, della Finma e della Banca nazionale. Queste istituzioni lo terranno sicuramente d'occhio, perché c'è tantissimo in gioco e questa operazione non può fallire".

La crisi di CS, quella di Deutsche Bank, il fallimento di alcune banche negli USA. Ci troviamo di fronte ad una nuova crisi bancaria?

"Credo di poter dire che siamo già di fronte ad una nuova crisi bancaria, lo si è visto chiaramente con il fallimento di alcune banche regionali statunitensi e con la caduta di CS. Anche se non è ancora così grande come quella del 2008. Molto dipenderà dalle banche centrali e dalle loro politiche monetarie".