Prolungato per sei mesi, e più precisamente fino alla fine del giugno del prossimo anno, il riconoscimento da parte dell'UE dell'equivalenza borsistica svizzera.
È quanto ha disposto la Commissione Europea, ed ha annunciato lunedì mattina il commissario UE Johannes Hahn in conferenza stampa a Bruxelles, in ordine alle attuali relazioni fra Bruxelles e la Confederazione.
L'intero dossier resta per Bruxelles vincolato al raggiungimento di un accordo quadro istituzionale fra Svizzera e Unione europea, in negoziazione a fasi alterne dal 2014. Nel dicembre del 2017, l'UE aveva limitato il riconoscimento ad un anno, rilevando progressi insufficienti nelle trattative.
"Grazie a questo temporaneo prolungamento dell'equivalenza, la Svizzera dovrebbe disporre del tempo necessario per intraprendere la sua consultazione interna sull'accordo quadro", afferma in una nota Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea.
L'importanza dell'equivalenza per la Borsa
RSI Info 17.12.2018, 12:24
Più in generale, per Bruxelles, in assenza di un accordo quadro non saranno possibili nè nuove intese fra Svizzera e UE, nè attualizzazioni di quelle già esistenti.
La reazione di Berna
Il Dipartimento federale delle finanze (DFF) ha preso atto della decisione di Bruxelles ma sottolinea che la Svizzera continua ad attendersi un'equivalenza borsistica senza limiti temporali. "Nella pratica tutte le condizioni necessarie sono rispettate", ha osservato in merito un portavoce del DFF.
Per il Consiglio federale, la questione dell'accordo quadro e quella delle borse non vanno legati. Restano intanto in vigore le misure già disposte dall'Esecutivo per la protezione del settore.
ARi
Relazioni Svizzera-UE: la conferenza stampa del commissario europeo Johannes Hahn
RSI Info 17.12.2018, 11:41
RG 12.30 del 17.12.18 - La corrispondenza di Tomas Miglierina
RSI Info 17.12.2018, 13:39
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