Bruxelles lancia un ultimatum a Berna: se il Consiglio federale venerdì non darà il suo via libera all'intesa già negoziata riguardante l'accordo istituzionale, il principio dell'equivalenza della borsa svizzera decadrà, in caso contrario verrà prorogato di due anni.
È quanto hanno indicato giovedì all'agenzia stampa Reuters fonti informate, al termine di un incontro dei diplomatici comunitari.
La settimana scorsa l'Esecutivo, prevenendo una possibile reazione negativa da parte dell'Unione Europea, aveva fatto ricorso al diritto d'urgenza secondo cui a partire dal 2019 le azioni svizzere non potranno più essere negoziate sul piano unitario.
ATS/dg