Il Consiglio federale ha deciso di opporre un controprogetto indiretto all'iniziativa popolare "Contro l'esportazione di armi in paesi teatro di guerre civili (Iniziativa correttiva)", e ha incaricato il Dipartimento dell'economia di elaborare una proposta entro la fine di marzo.
Il Governo raccomanda, inoltre, di respingere il testo perché "si spinge troppo lontano".
L'iniziativa, che ha raccolto 126'355 firme valide, vuole fissare nella Costituzione il diritto per parlamento e popolo di avere voce in capitolo nella vendita all'estero di materiale bellico. Attualmente tale competenza spetta esclusivamente all’Esecutivo.