Le donne che in Svizzera muoiono a causa di violenze inferte da loro congiunti sono in numero maggiore rispetto a quelle uccise in varie nazioni europee. Lo scrive il Matin Dimanche, che si basa sui dati 2017 di Eurostat. Nella ricerca è recensita una media elvetica di 0,4 femminicidi ogni 100'000 donne, mentre questa proporzione è dello 0,13 in Grecia, dello 0,27 in Spagna e dello 0,31 in Italia. Solo in Francia e Germania si evidenzia un dato maggiore, rispettivamente 0,5 e 0,55 donne uccise ogni 100'000.
La docente-assistente in criminologia all’Università di San Gallo, Nora Markwalder, constata che il numero complessivo di omicidi di donne è fortemente diminuito nella Confederazione rispetto agli anni ‘80 e ‘90. Essi, tuttavia, sono calati di meno nella sfera familiare.
“La violenza coniugale uccide più donne del tabacco, dell’alcool e della strada”, rimarca invece Lorella Bertani, un’avvocata specializzata nell’aiuto alle vittime di violenza domestica, intervistata dal giornale. “Il femminicidio deriva principalmente dal fatto che la donna è considerata da taluni come se fosse una loro proprietà e quest’idea è veicolata nella musica, nei film e nei media”, afferma la legale, invitando a un maggiore rispetto nei riguardi delle donne.