Finanze federali sotto pressione

Le finanze federali stanno affrontando un periodo molto delicato. Mercoledì il Consiglio federale ha preso atto dell'aggiornamento della situazione elaborato dall'Amministrazione federale delle finanze. Da un lato il preconsuntivo indica che il 2022 si chiuderà con 4,1 miliardi di franchi di deficit. Dall'altro sono stati annunciati ulteriori oneri a carico dell'esercizio 2023 per 4 miliardi.

Il disavanzo previsto è inferiore alla proiezioni di giugno quando era stimato a 5 miliardi. Il miglioramento è legato alla riduzione di 1,3 miliardi delle uscite straordinarie, in gran parte destinate ad arginare la pandemia da coronavirus. L'eccedenza nel bilancio ordinario si è ridotta da 700 a 400 milioni a causa di un aumento delle spese più importante di quello delle entrate (determinato dalla correzione al rialzo dell'incasso previsto per le tasse di bollo).

I maggiori oneri a carico del preventivo 2023 per circa 4 miliardi di franchi sono in gran parte legati al piano di salvataggio per il settore dell’energia elettrica, tramite la messa a disposizione di Axpo Holding di un prestito. Spese in più del previsto si verificheranno anche per le prestazioni complementari AVS/AI (sono stati adeguati gli importi per le pigioni e i costi accessori), l'asilo e i vaccini. Di segno positivo invece gli effetti della soppressione di un contributo all’UE nel settore della migrazione e della bocciatura della riforma dell'imposta preventiva.