Uno dei più importanti casi di corruzione venuti alla luce in Europa negli ultimi anni ha anche delle ramificazioni in Svizzera. Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha infatti bloccato diversi conti bancari che sarebbero legati al versamento di tangenti milionarie da parte di Shell e ENI a un ex ministro nigeriano per ottenere licenze di perforazione nel paese africano.
Secondo quanto riferito dal Tages Anzeiger sarebbero state congelate diverse centinaia di milioni di franchi in banche di Ginevra, Basilea e Lugano.
L'intervento dell'MPC è stato chiesto dalle autorità italiane, che in maggio dovranno giudicare gli alti responsabili dei due gruppi, accusati da parte nigeriana di aver versato tangenti per oltre 800 milioni di dollari.
ATS/sf