Svizzera

Gas, la Svizzera meno scossa dalle turbolenze

Le rassicurazioni dell'esperto dopo lo stop della Russia alle forniture in Polonia e Bulgaria

  • 29 aprile 2022, 09:39
  • 20 novembre, 16:01
01:37

RG 07.00 del 29.04.22 - Il servizio di Gian Luca Olgiati

RSI Info 29.04.2022, 09:22

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Di: RG 

In Europa, la situazione relativa alle forniture di gas dalla Russia si fa più tesa, dopo che mercoledì Mosca ha annunciato l'interruzione delle forniture verso Polonia e Bulgaria come risposta al mancato pagamento in rubli. E mentre la pressione aumenta anche sugli altri Paesi, la Svizzera si sente tutto sommato più al riparo in mezzo a queste turbolenze, almeno nel breve termine.

Secondo Michael Schmid dell'Associazione svizzera dell'industria del gas, dopo lo stop a Polonia e Bulgaria i rischi per la Confederazione non sono aumentati per diversi motivi: i gasdotti rilevanti per il nostro mercato non transitano da quei Paesi, al momento i consumi di gas sono più contenuti rispetto all'inverno, e infine le riserve di gas in Europa sono al momento ad alti livelli.

Si tratta di elementi rassicuranti che non cancellano però il rischio di un'escalation e di una chiusura totale dei rubinetti. Uno scenario per il quale ci si sta preparando anche in Svizzera, in vista del prossimo inverno: si pensa alle forniture dal Qatar, al gas liquefatto americano oppure al poter attingere alle capacità di stoccaggio in Europa.

Inoltre, in caso di carenza, la Confederazione ha previsto una serie di misure, come il passaggio all'olio da riscaldamento per i grandi consumatori, gli appelli al risparmio e infine il contingentamento per l'industria. Quest'ultimo settore potrebbe essere il più esposto, anche per via dell'integrazione con il mercato europeo.

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