Svizzera

Generatori come "centrali d'emergenza"

L'idea per fare fronte alle difficoltà di approvvigionamento energetico, però, non è di semplice esecuzione, perché presuppone che le aziende cedano a Berna il controllo di queste apparecchiature

  • 04.09.2022, 22:47
  • 20.11.2024, 15:08
04:22

Piccole centrali d'emergenza

Telegiornale 04.09.2022, 22:00

  • keystone
Di: TG 

La stagione fredda alle porte e gli interrogativi sull'approvvigionamento energetico. Per evitare lacune, la Confederazione è alla ricerca di diverse soluzioni, e una di queste è l'utilizzo, da parte dello Stato, di generatori di corrente di proprietà di aziende private, insomma delle piccole "centrali d'emergenza". Un'idea che però non è di semplice esecuzione, perché presuppone che le ditte cedano a Berna il controllo di questi apparecchi.

La fabbrica di cemento Jura Zement, nel canton Argovia, funziona 24 ore al giorno. Il fabbisogno di corrente qui è enorme. Per il settore è chiaro: tocca alle ditte gestire i generatori d'emergenza. Non alla Confederazione. "Delle interruzioni di corrente causerebbero grossi problemi a tutto il settore. Per spegnere la produzione ci vogliono tre giorni, un processo che va accompagnato e controllato, altrimenti rischiamo delle perdite multimilionarie", spiega Stefan Vannoni, direttore Cemsuisse.

I generatori della Jura Zement hanno una potenza totale di un megawatt. L'obettivo della Confederazione sarebbe integrare nella propria rete 300 impianti di questo tipo, in grado di fornire i 3/4 della corrente prodotta dall'ex centrale nucleare di Mühleberg. Vari politici hanno lanciato un appello alle ditte. "Dobbiamo mostrarci aperti a ogni soluzione, e mi aspetto che anche le aziende collaborino e decidano di aiutare mettendo a disposizione le loro capacità", dice Priska Wismer-Felder, consigliera nazionale Centro-LU.

Eppure anche nel settore metalmeccanico c'è scetticismo. E c'è chi si propone di seguire un'altra strada. "La soluzione più semplice è che le ditte tengano i propri generatori ed utilizzino la corrente prodotta, in questo modo consumerebbero meno elettricità e sgraverebbero la rete, soprattutto in momenti critici", dice Jean-Philipp Kohl.

Affinché questi generatori forniscano corrente in modo regolare, ci vorrebbe una modifica della legge. Ma non tutti vedono di buon occhio delle eccezioni. "Non la trovo una buona idea. Dovremmo fare capo ai generatori solo in caso di emergenza, e non farli funzionare sempre a basso regime", sottolinea Martina Munz.

Oggi sono previste delle eccezioni solo per gli impianti gestiti dallo Stato: solo questi generatori potrebbero funzionare per più di 50 ore. Non è ancora chiaro se la regola possa estesa anche ad altre piccole centrali. Per i gestori del cementificio è chiaro: la Confederazione e le ditte non capiscono i rispettivi bisogni. Per una soluzione comune, si deve intensificare il dialogo.

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