Svizzera

Gli imbarazzi di Lauber

Regali, sconfitte e ricusazioni. Il caso FIFA è solo l’ultimo di una serie di scandali e fallimenti processuali che hanno toccato la procura federale

  • 27 aprile 2019, 23:12
  • 22 novembre, 22:20
02:09

Gli scandali di Lauber

Telegiornale 27.04.2019, 22:00

Di: m.p. 

Oltre ai tanto discussi incontri tra Michael Lauber e il presidente della FIFA Gianni Infantino, fa discutere un recente altro incontro a cui ha partecipato il procuratore generale della Confederazione.

Il Tribunale penale federale ha ricusato poche settimane fa Patrick Lamon, procuratore responsabile dell’incarto nel procedimento contro Gulnara Karimova, figlia dell’ex presidente uzbeko Islam Karimov.

Al centro delle polemiche un viaggio fatto da una delegazione della procura nel settembre 2018 in Uzbekistan. Oltre a Lauber era presente proprio Lamon. Una visita informale che come il caso Fifa non è stata protocollata. Per i giudici questo potrebbe dare un’apparenza di parzialità nei confronti dello Stato uzbeko. Il procedimento quindi per ora rimane sospeso.

Contro Karimova - condannata a 10 anni a per riciclaggio nel suo paese e da poco tornata in carcere - la procura federale ha aperto negli scorsi anni un’inchiesta per riciclaggio e falsità in documenti, sequestrando 800 milioni.

La sconfitta contro le Tigri Tamil

La cronaca parla anche di un altro caso imbarazzante per il Ministero Pubblico della Confederazione: il processo contro le Tigri Tamil. Nel giugno 2018, dopo oltre nove anni di inchiesta e 4 milioni di franchi alla fine il Tribunale penale federale di Bellinzona ha stabilito che i 13 imputati non appartengono a nessuna organizzazione criminale. Sconfessando di fatto il Ministero che ha poi deciso di fare ricorso. Risultato: il procedimento è ancora in corso e sbarcherà al Tribunale federale.

La sviste nel processo a Blancho

Aveva anche fatto parecchio discutere un altro processo, quello a due membri del consiglio centrale islamico, Nicolas Blancho e Qaasim Illi, vengono assolti dalle accuse di propaganda terroristica. Solo il videomaker Naim Cherni e terzo imputato nel processo, viene condannato per i suoi video dalla Siria. Secondo il Tribunale però l’MPC non è riuscito a dimostrare i fatti e questo per via di alcune dimenticanze nell’atto di accusa.

Vodka e caviale

Se si va ancora più indietro nel tempo, nell’ottobre 2017, avevano molto fatto discutere alcuni regali offerti al MPC dal procuratore generale russo Yuri Chaika, uomo vicino al presidente Putin e già accusato di corruzione assieme ai suoi due figli. Durante un viaggio a Mosca di una delegazione della procura, dove era presente anche Michael Lauber, vengono regalati caviale, vodka, un servizio di porcellana, e anche un quadro rappresentante San Nicolao da 300'000 franchi.

All’epoca la procura si era ufficialmente giustificata parlando di "un’usanza abituale" e di regali destinati alle due autorità giudiziarie.

Imbarazzi a parte, dunque, ora il caso FIFA che tocca Lauber da vicino e nonostante tutto non sembra farlo desistere. Per la sua nomina sarà il Parlamento federale a decidere nel corso dell'anno.

Correlati

Ti potrebbe interessare