Nonostante l'aumento della clientela svizzera, la stagione estiva 2020 è stata da dimenticare per il turismo: nel periodo da inizio maggio a fine ottobre i pernottamenti si sono attestati a 13,4 milioni, con un crollo del 41% rispetto agli stessi mesi del 2019.
Stando alle cifre diffuse lunedì dall'Ufficio federale di statistica a pesare è stata l'assenza di stranieri, che hanno totalizzato solo 3,2 milioni di notti, con un arretramento del 75% (pari a -9,6 milioni). Il numero di svizzeri è per contro salito del 3,9% a 10,2 milioni (+0,4 milioni).
Tra le tredici regioni turistiche, i Grigioni (+0,9%) sono gli unici a segnare un aumento, seppur lieve, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il Ticino presenta da parte sua il calo più contenuto (-6,7%), mentre tutte le altre zone mostrano diminuzioni a due cifre, che raggiungono valori notevoli negli agglomerati come Ginevra (-78%), Zurigo (-73%) e Basilea (-63%).
ATS/Swing