Non ci sarà un secondo turno nell'elezione del Consiglio di Stato neocastellano: dopo il Partito operaio e popolare, l'Unione democratica di centro e i Verdi, anche i liberal-radicali hanno annunciato che rinunciano al ballottaggio che avrebbe dovuto svolgersi il 23 aprile.
Gli uscenti -3 socialisti e 2 liberal-radicali- nessuno dei quali nelle elezioni del fine settimana aveva ottenuto i numeri per essere rinominato in prima battuta, sono quindi riconfermati.
Nel Legislativo, la destra ha conservato la maggioranza, seppur striminzita, malgrado il crollo democentrista (da 20 a 9 seggi). Il ruolo d'ago della bilancia toccherà ai Verdi liberali.
ATS/dg