Successione di Viola Amherd

Grigioni fuori dalla corsa per il Consiglio federale

Il 51enne Marcus Caduff, presidente del Governo cantonale, rinuncia a candidarsi. La sezione retica del Centro non proporrà quindi nessun nome alla Commissione cerca

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Marcus Caduff non si candida al Consiglio federale

Telegiornale 31.01.2025, 12:30

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Di: pon 

Le ambizioni dei Grigioni di ritrovare un seggio in Consiglio federale per il momento restano in un cassetto. Dopo Martin Candinas, Carmelia Maissen e Stefan Engler, anche il presidente del Governo retico Marcus Caduff rinuncia a candidarsi alla successione di Viola Amherd. Di conseguenza, la sezione cantonale del Centro ha rinunciato a proporre un nome alla Commissione cerca istituita dal partito.

“Negli ultimi dieci giorni ho riflettuto a lungo sull’eventualità di una candidatura al Consiglio federale”, afferma Caduff citato in un comunicato di venerdì. “Ho parlato con la famiglia, con colleghi di partito,...” spiega Caduff, “per farmi un’idea precisa delle esigenze della carica e delle aspettative ad esse legate. Sono giunto alla candidatura che i tempi per me non siano ancora maturi”.

Caduff si ritiene all’altezza del compito, ma considera che gli manchi in particolare l’esperienza di parlamentare a Berna per conoscere adeguatamente i meccanismi della politica federale. Alla decisione negativa hanno contribuito anche considerazioni di natura familiare.

Il presidente della sezione grigionese del Centro ha preso atto della rinuncia. “Nel partito”, spiega, “ci sono personalità qualificate che siedono a Berna e a Coira e che, in caso di candidatura, godrebbero di sostegno anche popolare”. Tuttavia, come detto, hanno tutte fatto un passo indietro.

Chi è in corsa

Finora solo la sezione di San Gallo ha fatto ufficialmente un nome, quello del presidente dei contadini svizzeri Markus Ritter, che ha tuttavia l’handicap di venire dallo stesso cantone di Karin Keller-Sutter. Mentre i passi indietro sono già stati numerosi, si attendono ancora altri candidati: di spicco sarebbe il nome di Christophe Darbellay, 53enne, vallesano come la dimissionaria Viola Amherd, per 12 anni consigliere nazionale e per 10 anni presidente dell’ex PPD svizzero. L’unico neo, per lui, pare essere “il timing peggiore possibile”: oggi membro del Governo vallesano, dovrebbe condurre due campagne elettorali in contemporanea, visto che a inizio marzo il Vallese rinnova i suoi poteri cantonali e lui si ricandida. La sostituzione di Viola Amherd, il 12 marzo, è in programma fra il primo turno e il ballottaggio del 23 marzo. Ci pensano anche la lucernese Andrea Gmür-Schönenberger, Martin Pfister di Zugo, la friburghese Marie-France Roth Pasquier e la basilese Elisabeth Schneider-Schneiter. Il partito ha dato tempo fino al 3 febbraio per farsi avanti definitivamente.

RG 12.30 del 31.01.2025

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