Svizzera

Hotel a rischio col caro energia

Anche in Ticino gli alberghi valutano strategie per ridurre i consumi - Il risparmio non passa però dalle chiusure stagionali, secondo un sondaggio condotto nel Luganese

  • 17 ottobre 2022, 10:39
  • 24 giugno 2023, 00:32
Per il settore alberghiero elvetico la situazione è "allarmante"

Per il settore alberghiero elvetico la situazione è "allarmante"

  • Immagine d'archivio Keystone
Di: Patrick Stopper

In Svizzera un albergo su due rischia di fallire a causa del rincaro dell'energia. È quanto emerge da un sondaggio condotto da HotellerieSuisse, pubblicato dalla SonntagsZeitung: di fronte a una triplicazione dei costi, le strutture dovrebbero infatti chiudere definitivamente i battenti.

Secondo il presidente dell'associazione Andreas Züllig, interpellato dalla testata, la situazione è "allarmante". Dopo che in questi anni il settore ha dovuto fare i conti anche con la pandemia e il franco forte - sottolinea - ora le strutture stanno ormai attingendo alle riserve. E i margini di guadagno sono sempre più ridotti.

Meno SPA per contenere i costi

Chiudere per risparmiare energia

Il Quotidiano 22.09.2022, 21:00

Gli alberghi stanno nel frattempo valutando possibili strategie per risparmiare energia. "Rifiutiamo chiusure o divieti operativi per SPA e piscine coperte" afferma ancora Züllig, spiegando che si tratterebbe di provvedimenti dannosi per le strutture. Si parla piuttosto di limitare gli orari di apertura di tali servizi.

Anche in Ticino si punta su strategie per il contenimento dei costi. Lo conferma un sondaggio di recente condotto dalla sezione ticinese di HotellerieSuisse in collaborazione con Lugano Region. Tra i provvedimenti si contano l'apertura dei centri SPA soltanto su prenotazione, la rinuncia alle stufe a funghi ed elettriche per le terrazze esterne e l'utilizzo delle camere situate ai piani bassi che durante l'inverno si scaldano più facilmente, spiega alla RSI Massimo Boni, direttore dell'Ente turistico del Luganese.

Il risparmio non passa dalle chiusure

Il sondaggio mirava soprattutto a comprendere se vi siano alberghi che per la stagione invernale resteranno chiusi a causa del rincaro dell'energia. Ebbene: "Su quaranta strutture interpellate - afferma ancora Boni - soltanto sei prevedono una chiusura stagionale, ma non si tratta di una novità rispetto agli anni passati: nessuno chiude per questioni energetiche".

Fatto sta che "si lavora con margini di guadagno sempre più ridotti" sottolinea Lorenzo Pianezzi, presidente di HotellerieSuisse Ticino. "Questi costi andranno riversati sui clienti, come si sta facendo in tutti i settori". Una mossa, questa, che non dovrebbe incidere sul numero dei pernottamenti, secondo Pianezzi: "Il Ticino, come la Svizzera, è destinato a un mercato relativamente benestante: chi viene da noi non paga caro soltanto l'albergo, ma anche tutto il resto. E non si lascia quindi spaventare".

L'economia fa i conti coi rincari

Tutto il settore economico fa i conti con i rincari energetici. Ne hanno parlato lo scorso venerdì a Bellinzona gli imprenditori ticinesi riuniti nell'assemblea della Camera di Commercio ticinese. "Le difficoltà toccano tutti - ha spiegato ai microfoni della RSI il direttore Luca Albertoni - il 10% delle aziende ha difficoltà molto gravi".

Energia e materie prime al centro dell'assemblea della Camera di Commercio

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