Svizzera

Il “revenge porn” va punito

Lo ha deciso il Consiglio degli Stati, che vuole un articolo apposito, nell’ambito della revisione del diritto penale sessuale

  • 14.06.2022, 08:16
  • 20.11.2024, 15:43
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RG 7.00 del 14.06.2022 - Il servizio di Gian Paolo Driussi

RSI Info 14.06.2022, 10:15

  • archivio TI-Press
Di: ATS/RG/dielle 

Il “revenge porn”, espressione inglese che indica la condivisione di foto o video a carattere sessuale realizzati con i propri ex senza il loro consenso, va punito anche in Svizzera con un apposito articolo di legge. Lo ha deciso lunedì sera il Consiglio degli Stati nell’ambito della revisione del diritto penale sessuale.

Dopo aver deliberato sulla nuova definizione dello stupro (secondo il principio "no significa no"), gli Stati hanno poi trattato un fenomeno altrove già punito con norme ad hoc e che pure può distruggere per sempre la vita di una persona, soprattutto quella dei giovani. La punibilità del revenge porn, adottata per 37 voti a 6 contro il parere del Governo, prevede sanzioni fino a tre anni di detenzione.

In pratica, come recita il nuovo articolo del Codice penale (197a), chiunque trasmetta a terzi contenuti sessuali non pubblici sotto forma di scritti, registrazioni sonore o visive, immagini, oggetti o rappresentazioni senza il consenso della persona che vi è riconoscibile, è punito, su querela di parte, con una pena detentiva fino a un anno o con una pena pecuniaria. Se l'autore ha reso pubblici i contenuti, la sanzione prevista è una pena detentiva sino a tre anni o una pena pecuniaria.

Una piccola minoranza, col sostegno della consigliera federale Karin Keller-Sutter, ha sostenuto in aula che tale articolo non doveva figurare nel progetto, trattandosi tutt'al più di reati che ledevano l'onore della persona, ma non la sfera sessuale, come spiegato dal deputato PLR Philippe Bauer.

Di tutt'altro avviso la maggioranza, che durante il dibattito ha reso attenti sul fatto che la diffusione di immagini compromettenti nel web, in un'epoca dove tutti amano fotografarsi e farsi fotografare, può avere conseguenze gravi per la vittima, con epiloghi anche drammatici come dimostrano i suicidi di giovani oggetto di "revenge porn".

Violenza carnale ridefinita e pene minime confermate

Nell’ambito della revisione del diritto penale sessuale il Consiglio degli Stati ha adottato anche altre novità. Per esempio, la definizione di violenza carnale è modificata introducendo il concetto più generico di "penetrazione corporale" che tiene conto anche delle vittime di sesso maschile.

Per quanto riguarda le pene minime, è stato deciso di mantenerla a un anno per la violenza carnale. I "senatori" hanno poi approvato una pena detentiva minima di un anno se la vittima ha meno di dodici anni.

Gli Stati hanno anche deciso di introdurre un articolo specifico per gli atti sessuali commessi da persone che esercitano un'attività nel settore sanitario. Questo prevede una pena detentiva fino a cinque anni o una pena pecuniaria per chiunque fa subire un atto sessuale adducendo un'indicazione medica.

Il dossier passa ora al Nazionale.

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