Svizzera

"Il Governo deve agire in modo coerente"

Il presidente dell'Alleanza di Centro Gerhard Pfister, alla riunione dei delegati, si esprime su sanzioni contro la Russia, energia e esercito

  • 7 maggio 2022, 14:38
  • 20 novembre, 15:58
03:02

RG delle 12.30 del 07.05.2022: Il diretta, Mattia Serena

RSI Info 07.05.2022, 14:53

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Di: ATS/Swing 

Il Consiglio federale deve portare avanti una politica di sanzioni coerente, globale e indipendente. "Fare il gioco di un aggressore, con il pretesto della neutralità, è il contrario della neutralità". Lo ha affermato oggi, sabato, il presidente dell'Alleanza del Centro, Gerhard Pfister, intervenendo all'assemblea dei delegati del partito a Näfels, nel canton Glarona. Delegati che si dovranno pure esprimere su alcuni aspetti statutari della formazione politica al fine da concludere la riorganizzazione iniziata due anni or sono.

La Svizzera, ha proseguito il consigliere nazionale zughese, deve impegnarsi "per un'Europa libera e democratica". Vista l'importanza della piazza finanziaria elvetica per la Russia, secondo Pfister Berna "deve assumersi più responsabilità e prendere attivamente l'iniziativa". E dovrebbe farlo, a suo dire, per quanto possibile in cooperazione con i partner europei e la comunità internazionale e non in modo scoordinato "come chiesto dalla sinistra".

È sorprendente che la Svizzera abbia avuto difficoltà ad applicare le sanzioni dell'UE, e ciò mostra una mancanza di preparazione, ha aggiunto. Pfister si è poi detto stupito che la Segreteria di Stato dell'economia (Seco) non disponga di maggiori competenze per dire chiaramente ai cantoni come applicare le sanzioni. "Questo dimostra che in tempi straordinari il Consiglio federale non dispone degli strumenti giusti per affrontare una tale situazione di crisi", ha affermato, rimarcando come sia "incomprensibile" che il Governo non crei una cellula di crisi permanente.

Potere d'acquisto e approvvigionamento energetico

Il presidente dell'Alleanza del Centro ha anche chiesto al Consiglio federale di preparare misure per sostenere il potere d'acquisto, alla luce del rapido aumento dei prezzi scaturito dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina. Per quanto riguarda l'approvvigionamento energetico, è "essenziale" che sia assicurato "nel modo più indipendente possibile". Il conflitto "ci mostra quanto sia importante ridurre la nostra dipendenza". A lungo termine, "dovremo rinunciare maggiormente alle importazioni di petrolio e gas naturale" e fare affidamento sulla produzione locale di energia rinnovabile, ha rilevato, prima di ricordare che la politica energetica è anche una politica di sicurezza.

NATO e esercito

Pfister esclude "chiaramente" l'adesione alla NATO, ma apre alla cooperazione e al coordinamento con quest'ultima. È anche necessario fare in modo che l'esercito sia ben equipaggiato e al passo con i tempi, secondo lo zughese. A suo avviso, deve disporre di mezzi finanziari supplementari, ma il "riarmo cieco" non ha "senso".

Un sì e un no per le votazioni in autunno

I delegati si sono anche espressi in merito a due oggetti che saranno probabilmente posti in votazione popolare in autunno, assieme alla riforma dell'AVS. Con 175 voti a 6 raccomandano di respingere l'iniziativa che vuole vietare l'allevamento intensivo, ritenendo che sia inutile e che la Svizzera disponga già di una legislazione severa in materia di protezione degli animali. Con 117 voti a 46 e 19 astensioni hanno invece sostenuto l'abolizione parziale dell'imposta preventiva, contro la quale un comitato apartitico del PS, dei Verdi e della Unione sindacale svizzera (USS) ha lanciato un referendum. Lo scorso 22 gennaio il partito aveva già sostenuto la revisione dell'AVS e il conseguente aumento da 64 a 65 anni dell'età pensionabile delle donne con 156 sì, 10 no e 3 astensioni.

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