Il direttore generale della SSR di allora, Leo Schürmann, non avrebbe probabilmente immaginato che questo anniversario sarebbe arrivato, che il Teletext, nato in Svizzera sotto la sua direzione il 3 luglio del 1984, sarebbe arrivato a compiere 40 anni. Coetaneo del Tetris, del Dynatac (il primo “telefonino” commercializzato da Motorola) e del primo PC della Apple MacIntosh, continua a resistere negli anni grazie a un pubblico fedele. Ancora oggi 830’000 persone lo usano ogni giorno, 2,4 milioni almeno occasionalmente. Abbastanza, secondo l’IGEM-Digimonitor, per collocarlo davanti a LinkedIn, TikTok e X nelle preferenze degli svizzeri.
Sempre informati grazie al Teletext
RSI Info 01.01.1986, 10:49
Un’immagine televisiva analogica secondo lo standard europeo ha 625 linee, ma solo 576 vengono utilizzate per il suo contenuto. Tecnici della BBC ebbero l’idea all’inizio degli anni ‘70 di utilizzare le 39 rimanenti per trasmettere un contenuto supplementare. Lo UK Teletext Standard vide così la luce nel 1974. Il Teletext televisivo si basa ancora oggi essenzialmente su questa tecnica, anche se con l’avvento del digitale il servizio è stato a sua volta digitalizzato, migliorando la qualità dell’immagine e accelerando la fruizione.
L’introduzione del media in Svizzera avvenne come detto nel luglio del 1984, inizialmente solo in tedesco. La Romandia ebbe il suo nel 1985, la Svizzera italiana un altro anno più tardi. Dal 2009 il Teletext non è più soltanto televisivo: è quello l’anno del suo passaggio online (www.teletext.ch è l’indirizzo del sito) e dell’introduzione dell’app. Il look con 25 righe di 40 segni, tuttavia, è rimasto essenzialmente invariato, così come il sistema a pagine, e la tradizione è stata rispettata nel tempo. Questo anche se esigenze editoriali hanno imposto negli anni alcuni adattamenti nelle rubriche.
Le pagine preferite la 100, la “vetrina” delle notizie più importanti, la 180 (sport), la 500 della meteo e la 700 dei programmi televisivi. Il Teletext è inoltre importante per le persone con disabilità uditive: alla 770 trovano i sottotitoli.
Paesi come il Regno Unito, l’Irlanda e il Belgio avevano adottato il Teletext ma lo hanno poi abbandonato nel corso degli anni. Non resiste però solo in Svizzera: è ancora presente pure in Germania, Austria, Italia, Spagna, Paesi Bassi e Svezia. Un suo successore già esiste dal 2013: HBBtv, accessibile agli utenti schiacciando il bottone rosso del telecomando - per chi ha un moderno televisore connesso a internet - offre non solo le notizie fedeli al motto “L’essenziale all’istante”, ma anche tutta una serie di contenuti in più. Ciononostante, numeri alla mano il Teletext tradizionale resta più usato e arriva a festeggiare i suoi primi 40 anni in ottima salute.
Nella selva dei social il teletext resiste
Il Quotidiano 30.08.2021, 21:00
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Notiziario 02.07.2024, 17:00
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