Il cambiamento climatico è il tema politico numero uno fra i giovani svizzeri, dopo aver superato su razzismo e politica estera, secondo un sondaggio di gfs.bern, che evidenzia pure una disillusione nella fascia trai 15 e i 25 anni nei confronti dei movimenti che dovrebbero rappresentare la generazione.
Il 62% degli oltre 1'500 interpellati per realizzare il monitor politico easyvote targato 2022 ritiene che la politica debba prendere sul serio i movimenti giovanili, una percentuale in calo di dieci punti rispetto a quella di un anno fa. Per di più, il 29% afferma di non capire perché i coetanei si uniscano a questi gruppi, una quota che nel 2021 si fermava al 18%.
Tra le tematiche che più coinvolgono i giovani spicca la questione del cambiamento climatico (40%), che nel giro di dodici mesi ha superato il razzismo e la discriminazione, così come la politica estera. Disoccupazione e previdenza vecchiaia non turbano invece i sonni e sono le preoccupazioni più lontane.
Dall'indagine emerge poi che sta aumentando la parte di giovani attivi politicamente, ma lo stesso non si può dire dell'intensità di tale impegno. È infatti in crescita, soprattutto fra le ragazze, la quota di chi si dedica a questa causa solo "parzialmente", una tendenza che si osserva sin dal 2017.
Protezione del clima, Svizzera declassata
Telegiornale 14.11.2022, 20:00