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Clima e blocchi stradali, cosa rischiano gli attivisti?

A Berlino una protesta ha rallentato i soccorsi a una ciclista, poi morta in ospedale. Il parere del giudice Ermani

  • 4 novembre 2022, 20:53
  • 24 giugno 2023, 01:14
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Gli attivisti ambientali di Renovate Svizzera durante un blocco stradale a Berna

  • Keystone
Di: TG/M. Ang.

Gli attivisti si incollano le mani anche all'asfalto e bloccano il traffico, per sensibilizzare la politica contro il collasso del clima mondiale. "Siamo convinti che, con la nostra azione di protesta, la disobbedienza civile pacifica, possiamo portare disturbo nel modo più efficace, e spingere il Governo ad agire", spiegano ad esempio in Germania. Succede infatti soprattutto a Berlino, anche più volte a settimana. Lunedì, però, la protesta ha causato un ritardo nei soccorsi di una ciclista (investita da una betoniera), che poi è morta all'ospedale. Quanto accaduto sta scatenando critiche verso questa tipo di manifestazioni, anche da chi simpatizza con la causa.

Gli attivisti si difendono e spiegano: "Anche noi siamo colpiti, ma non possiamo fare altro che garantire la sicurezza sul posto, fare in modo che ci sia una corsia di soccorso libera".

Il caso ha dato il via a commenti di ogni genere anche sui social media: c'è addirittura chi minimizza, come un noto politologo tedesco. Da altre parti si fa notare che i mezzi di soccorso sono comunque quotidianamente rallentati proprio dal traffico che normalmente ingorga le città, grandi o piccole, anche se non ci sono le manifestazioni. Un argomento che fa discutere, insomma: il governo tedesco ha condannato oggi (venerdì) questa forma di protesta, che rappresenta un pericolo per gli altri, mentre gli attivisti hanno già fatto sapere che andranno avanti con le loro azioni di disobbedienza civile.

La RSI ha chiesto al giudice ticinese Mauro Ermani quali potrebbero essere le conseguenze penali di questo tipo di protesta in Svizzera.

Se il blocco stradale di una manifestazione dovesse causare la morte di una persona, quale reato si commetterebbe?

"Le ipotesi sono plurime, dipende da cosa ha determinato il decesso della persona. Se l’evento si è verificato durante la manifestazione stessa si può pensare anche a un reato di sommossa o di natura intenzionale se ci sono disordini all'interno della manifestazione. Più indirettamente, per ipotesi diverse, probabilmente fino all’omicidio colposo. Si può parlare di omicidio colposo, ma attenzione, perché se per ipotesi, questa persona è deceduta perché non è potuta essere soccorsa in tempo a causa del blocco delle strade da parte dei manifestanti, ancora non vuol dire che il blocco è responsabile di un omicidio colposo, perché bisogna ancora stabilire se la morte è stata causata dal ritardo dei soccorsi oppure se il paziente aveva già il destino segnato. È questione di prove. Sulla circolazione stradale, però, esiste un reato specifico, che è quello di perturbamento della circolazione stradale. Se attraverso comportamenti intenzionali o per negligenza viene messa in pericolo la circolazione stradale e/o terze persone, il Codice penale permette di punire i responsabili senza bisogno di dover poi determinare un nesso di causalità con l’evento".

Chi è perseguibile?

"Il diritto penale presuppone sempre delle responsabilità individuali. Ognuno risponde per quello che fa. Le manifestazioni, almeno in Svizzera, sono soggette a un diritto autorizzativo, quindi ci sono dei garanti e l’organizzatore sotto questo punto di vista è un garante. Nessuna manifestazione può essere autorizzata se implica il blocco totale della circolazione. Si può arrivare fino a una pena di 10 anni se qualcuno mette consapevolmente e senza scrupoli in pericolo la sicurezza pubblica".

Attivisti per il clima, cosa rischiano

Telegiornale 04.11.2022, 21:00

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