Nel 1923, due linguisti svizzeri Karl Jaberg e Jakob Jud diedero vita a un poderoso progetto di mappatura dei dialetti nel Nord Italia (in particolare Lombardia e Piemonte orientale) e della Svizzera meridionale. Il titolo era "Atlante linguistico ed etnografico dell'Italia e della Svizzera meridionale" e si trattava di una specie di gigantesco archivio delle parole, delle espressioni e dei concetti espressi nelle lingue locali d'Italia Settentrionale e Svizzera meridionale.
Oggi, cento anni dopo, gli studiosi del dipartimento di Romanisches Seminar dell’università di Zurigo hanno ripreso in mano quel progetto e sono tornati negli stessi luoghi in cui, un secolo fa, erano andati Jaberg e Jud, con l’obiettivo di capire se e come quelle parole, espressioni e concetti erano stati cambiati o cancellati dal tempo e dai cambiamenti della società.