La revisione della legge per limitare il numero dei medici e controllare l'aumento dei costi della salute è pronta per le votazioni finali. Dopo il Nazionale, mercoledì mattina anche il Consiglio degli Stati ha accolto - con 40 voti favorevoli e 3 contrari - le proposte della conferenza di conciliazione. Per i rappresentanti della Camera dei cantoni si è trattato di una mera formalità, visto che in conciliazione è stata la loro opzione ad aver prevalso.
Gli assicuratori non beneficeranno dunque di un diritto di ricorso contro le decisioni dei cantoni concernenti la fissazione e il calcolo del numero massimo di medici autorizzati ad esercitare. Le casse malati potranno invece chiedere il ritiro dell'autorizzazione ad esercitare di un medico se il criterio economico e la qualità delle prestazioni fornite non saranno soddisfatte. I due rami del Parlamento si erano già messi d'accordo su questo aspetto.
Canalizzare l'offerta
La modifica della Legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal), in particolare per quanto attiene ai fornitori di prestazioni ammessi ad esercitare la professione medica, deve subentrare, dopo il mese di giugno del 2021, all'attuale moratoria sull'apertura di studi medici prolungata più volte negli scorsi anni.
Le nuove disposizioni mirano a canalizzare l'offerta dei fornitori di prestazioni nell'assicurazione obbligatoria al fine di frenare l'aumento dei costi.
Dovrebbero consentire di mettere la parola fine alle soluzioni transitorie che durano da 20 anni, ha sottolineato in aula il ministro della sanità Alain Berset.
Tetti massimi
Le limitazioni all'apertura di nuovi studi medici si applicheranno a uno o più ambiti specialistici o in talune regioni. I Cantoni potranno inoltre decidere autonomamente di non rilasciare nuove autorizzazioni ad esercitare se i costi aumenteranno in modo superiore alla media.
I medici già ammessi e che hanno fornito cure rimborsate non saranno interessati da questi tetti massimi. Lo stesso dicasi per quelli che esercitano nel settore ambulatoriale di un ospedale e vi proseguono la loro attività.
Competenze linguistiche
Le competenze linguistiche dei medici autorizzati a praticare sono pure state precisate in conferenza di conciliazione seguendo la versione degli Stati. Gli specialisti dovranno disporre delle competenze linguistiche necessarie nella regione in cui esercitano. Tali competenze saranno valutate con un test. Dagli esami di lingua saranno esonerati quei medici che hanno conseguito, nella lingua ufficiale della regione in cui esercitano la loro attività, una maturità liceale svizzera, il diploma federale di medico o un diploma estero riconosciuto.
Maggior controllo sul numero dei medici
Il Quotidiano 10.06.2020, 21:00