Il clima caldo e secco di queste settimane non ha solo effetti negativi: per frutticoltori e viticoltori i vantaggi sono al momento maggiori rispetto agli inconvenienti.
La mancanza di umidità riduce infatti il rischio di malattie provocate da agenti patogeni, come la peronospora, l’oidio e altre malattie fungine, di conseguenza cala anche il numero di trattamenti necessari. La scarsità d’acqua, entro certi limiti, migliora inoltre il processo di maturazione. Molti sono comunque i coltivatori che hanno installato impianti di irrigazione e non solo nei cantoni dove i lunghi periodi di siccità sono frequenti, come il Vallese.
Dal punto di vista dei raccolti, l’annata si presenta più che buona, in particolare per le prugne e le albicocche.
ATS/MarGù