La produzione agricola e di frutta e verdura sta soffrendo il caldo e la mancanza di acqua, in particolare nella Svizzera orientale. Tanto che se non pioverà abbondantemente nei prossimi giorni si potrà parlare di siccità.
Prati secchi e spenti, campi gialli e coltivazioni che hanno sete: una situazione di questo tipo non è molto diversa da quella critica del 2003, secondo lo specialista della scuola agraria del Plantahof di Landquart Andrea Accola, che ai nostri microfoni spiega: "Soffrono soprattutto le colture come le carote, le patate e la verdura da giardino, l'insalata e i cavoli. queste piante non hanno delle radici molto profonde e hanno bisogno di acqua regolare, dal terreno o dal cielo".
Cosa che appunto è mancata tra l'aprile e il giugno di quest'anno, dov'è piovuto la metà di quanto normalmente accade in un anno. Una situazione che rischia di compromettere il 30% della produzione.
“Se nei prossimi giorni non pioverà dobbiamo prevedere delle perdite importanti e anche una riduzione della qualità”, continua Accola.
Quello che serve alle piante e al terreno sono alcuni giorni con temporali abbondanti. Precipitazioni importanti però non sono previste e per questo c'è chi, in particolare i coltivatori di verdure e insalata, reagisce irrigando i campi, pompando fino al 60% in più di acqua.
“Da un lato irrigare è caro – spiega ancora Andrea Accola -. Si pone inoltre la questione da dove prendere l'acqua, perché non è consentito pompare acqua da qualsiasi fonte che si trova in superficie e per farlo serve un permesso”
Quando scarseggia la pioggia dal cielo, recuperare acqua altrove non è sempre scontato. Da sabato, per esempio, nel canton Turgovia, proprio a causa di questo principio di siccità, ai contadini è vietato pompare acqua dai fiumi.
TG-DaPa/ludoC
Coltivazioni nella morsa del caldo
Telegiornale 14.07.2018, 14:30