Seicentosessantadue Charlot si sono radunati domenica a Corsier-sur-Vevey, nella proprietà che fu di Charlie Chaplin e dove esiste l'unico museo al mondo a lui dedicato. Una data non casuale, quella scelta, poiché il 16 aprile di un anno fa, in concomitanza con il giorno del compleanno dell'artista, la struttura apriva i battenti.
I partecipanti, secondo le regole che poi hanno permesso di omologare il primato, dovevano indossare la classica "divisa", ovvero camicia, giacchetta, bombetta e scarpacce, oltre che essere muniti di bastoncino e baffetto d'ordinanza.
Per l'occasione è stato tracciato un bilancio molto positivo dei primi 12 mesi di gestione. I visitatori sono stati 300'000, contro i 220'000 attesi.
AFP/dg