I videogiochi del passato e quelli del futuro. È questo il tema della mostra che aprirà i battenti domani, venerdì, al Museo Nazionale di Zurigo. Una sorta di omaggio a questa forma di intrattenimento nata più di cinquant’anni fa, mezzo secolo durante il quale i videogame sono stati in costante evoluzione.
Il primo a raggiungere fama mondiale fu Pong, negli anni '70. Un gioco incredibilmente semplice se paragonato a quelli in commercio oggi.
Pong, nato nei primi anni '70, è stato il primo videogioco a conquistare le masse
Poi arrivarono
Pac-Man e
SuperMario, che dominarono gli anni '80. All’inizio del millennio, invece, fu il momento del videogame di simulazione
The Sims. Prodotto che grazie alla sua creatività coinvolse anche il pubblico femminile, che difficilmente si sarebbe avvicinato a questo mondo prevalentemente maschile fino agli anni '90. Il
gioco dimostrò che si poteva fare qualcosa di diverso rispetto al passato.
I videogiochi che hanno fatto la storia
Oggi lo sviluppo delle tecnologie informatiche e grafiche permette di creare videogame sempre più complessi, con uno storytelling sempre più realistico.
Il fatturato dell’industria ha ormai raggiunto la soglia dei 150 miliardi di dollari e coinvolge 2 miliardi e mezzo di giocatori.
La mostra rimarrà aperta fino al 13 aprile.