I progetti di 27 nuove ordinanze d'applicazione (2'000 pagine) della riveduta legge sulle derrate alimentari piacciono poco. A procedura di consultazione conclusa, si assiste alla levata di scudi del settore della ristorazione e, più in generale, del mondo economico, che denunciano la nascita di un mostro burocratico e i costi ingenti che originerebbe; i chimici cantonali, da parte loro, temono minore igiene. Plaudono solo le associazioni dei consumatori.
Nessuno comunque contesta la vendita di insetti a scopo alimentare, certamente la novità più mediatizzata. Dovrebbe quindi essere possibile, a partire dalla prima metà dell'anno prossimo, a condizione che i tempi previsti vengano rispettati, consumare tarli della farina (unicamente sotto forma di larva), grilli domestici e locuste migratorie; per altre specie occorrerà attendere.
ATS/dg