Svizzera

Iran, il Nazionale vuole riprendere le sanzioni dell’UE

La richiesta era contenuta in una mozione approvata dalla maggioranza dei deputati - Consiglio federale contrario: "La Svizzera deve continuare a dialogare con Teheran"

  • 9 marzo 2023, 18:23
  • 6 luglio 2023, 17:35
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Il Consiglio Nazionale

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Di: ATS/Red.MM 

Il Consiglio nazionale vuole che la Svizzera riprenda tutte le sanzioni varate dall’Unione europea (UE) contro il regime iraniano. La richiesta era contenuta in una mozione approvata oggi, giovedì, con 105 voti a 64 e 4 astensioni. L’oggetto passa agli Stati.

Da mesi Teheran reprime duramente il movimento di protesta scatenato dalla morte di Mahsa Amini, la giovane curda morta dopo essere stata arrestata per aver violato il codice di abbigliamento. "Più di 20'000 persone sono state imprigionate e circa 500 uccise, tra cui una settantina di bambini", ha affermato Fabian Molina (PS/ZH).

Alla luce delle violazioni dei diritti umani in Iran, con la mozione si chiede al Consiglio federale di adottare interamente le sanzioni decise dall'UE contro i membri del regime. L'esecutivo è pure incaricato di adottare misure ragionevoli e appropriate per sostenere la società civile iraniana nella lotta per i diritti delle donne e i diritti umani.

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Il Consiglio federale si è tuttavia opposto, ricordando che il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha condannato l'uso sproporzionato della forza da parte della polizia iraniana. Ha inoltre ripetutamente invitato l'Iran a rispettare i diritti umani, in particolare quelli delle donne e delle ragazze, nonché i diritti alla vita e alla libertà di espressione.

Il Governo ritiene inoltre che la Svizzera possa impegnarsi direttamente per i diritti umani in qualità di potenza protettrice e del ruolo particolare che assume in questa veste nei confronti dell'Iran. Questo ruolo deve avere la precedenza sul possibile impatto di ulteriori sanzioni. "Ciò è tanto più importante in quanto la Svizzera si è già fatta carico di quasi tutte le sanzioni dell'UE", ha affermato il ministro degli esteri Ignazio Cassis.

Anche l'UDC si è opposta alla mozione. Lo scontro tra il regime e la società civile ha suscitato indignazione in tutto il mondo. Ma è davvero necessario "ululare assieme ai lupi", ha chiesto Yves Nidegger (UDC/GE). Per lui la Svizzera, nonostante le sue piccole dimensioni, ha un'enorme influenza. "È grazie alla nostra differenza che possiamo discutere con l'Iran", ha spiegato invano.

Dieci giorni fa, il Consiglio nazionale aveva sostenuto con 107 voti a 71 una dichiarazione simbolica a favore della democrazia e dei diritti umani in Iran, di tenore analogo alla mozione.

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