Negli ultimi mesi a Qom, una delle principali città sante iraniane, qualcuno ha avvelenato centinaia di alunne nel tentativo di provocare la chiusura delle scuole femminili: lo ha dichiarato un'autorità sanitaria.
Dalla fine di novembre, i media locali hanno riportato casi di avvelenamento respiratorio di centinaia di bambine di circa 10 anni nelle scuole della città. Secondo l'agenzia IRNA, il 14 febbraio i genitori si sono riuniti davanti al governatorato della città per "chiedere spiegazioni". Oggi il viceministro della Salute Youness Panahi ha implicitamente confermato che "l'avvelenamento è stato intenzionale". Non sono stati annunciati arresti. L'avvelenamento è stato causato da "composti chimici disponibili non per uso militare, e non è né contagioso né trasmissibile", ha aggiunto.
RG 12.30 del 11.02.23: la corrispondenza di Annalisa Cappellini
RSI Info 11.02.2023, 12:45
Nel paese proseguono ormai da 5 mesi le proteste scoppiate dopo la morte della 22enne Masha Amini, che era stata arrestata per non aver indossato bene l’hijab.