Khashoggi, conseguenze in Svizzera

Nuove conseguenze sul piano politico in Svizzera a seguito dell’uccisione del giornalista saudita Jamal Khashoggi: la Commissione dell'economia del Consiglio nazionale ha deciso martedì di sospendere l'esame dell'accordo fiscale contro la doppia imposizione siglato a inizio anno con Riad.

Una decisione presa in maniera netta: 23 voti a zero e un astenuto. Un segnale politico forte, a dimostrazione che la volontà di sospendere l'esame dell'accordo fiscale è sostenuta da destra a sinistra. Secondo la Commissione, l'assassinio del noto giornalista rende necessario riesaminare a fondo le relazioni tra Svizzera e Arabia Saudita. A pesare sono soprattutto le questioni relative al rispetto dei principi fondamentali per quanto riguarda la democrazia e il rispetto dei diritti umani. Una situazione che per la Commissione non permette di dare il via libera a un accordo che in pratica allargherebbe lo scambio di informazioni fiscali tra i due paesi. E questo anche se a perderci potrebbero essere aziende svizzere attive in Arabia Saudita.

L'esame dell'accordo contro la doppia imposizione siglato in febbraio deve quindi essere interrotto almeno fino a quando il Consiglio federale non avrà stabilito quale strategia politica attuare nei confronti del paese arabo. Resta tuttavia ancora da chiarire se il consigliere federale e capo del Dipartimento federale delle finanze Ueli Maurer, l'anno prossimo, da presidente della Confederazione, volerà come previsto inizialmente a Riad.

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