Ridurre le compensazioni proposte dal Governo, al fine di mitigare le ripercussioni del previsto aumento dell'età pensionabile per le donne. È quanto chiede la Commissione della sicurezza sociale e della sanità degli Stati (CSSS-S), la quale vuole invece un aumento delle rendite per le coppie sposate.
L'innalzamento da 64 a 65 anni dell'età pensionabile per le donne rientra nel progetto di riforma dell'AVS e consentirà di sgravare l'assicurazione di 1,4 miliardi nel 2030.
L'organismo parlamentare ha preso in esame diverse varianti di misure di compensazione a beneficio della generazione transitoria di donne interessate da tale innalzamento. La CSSS-S ha quindi adottato il modello proposto dal Consiglio federale e incentrato sulla riscossione anticipata della rendita e sulla formula delle rendite. Vuole però che a beneficiarne siano solo le donne che andranno in pensione nei 6 anni successivi all'adozione della riforma, anzichè nei 9 previsti dal Governo. In tal modo gli oneri per le misure compensative calerebbero nel 2030 da 700 a 440 milioni di franchi.
La Commissione ha quindi proposto di elevare il tetto per le rendite dei coniugi dal 150 al 155% della rendita massima. I costi derivanti ammonterebbero a 650 milioni di franchi.
ATS/ARi