Dopo il fallimento del progetto "Previdenza 2020", il Consiglio federale ha messo sul tavolo una nuova proposta di riforma del sistema di previdenza professionale (LPP 21) che mira a garantire a lungo termine il finanziamento delle rendite. I dettagli sono stati illustrati mercoledì a Berna dal consigliere federale Alain Berset.
L'Esecutivo ha adottato il messaggio relativo alla LPP 21 e lo ha trasmesso al parlamento, indica un comunicato governativo odierno. In seguito ai ripetuti fallimenti alle urne delle precedenti riforme della LPP (l'ultima volta nel settembre 2017), il Consiglio federale ritiene "indispensabile" questa nuova proposta per il cosiddetto secondo pilastro.
"Speriamo che sia la prima riforma ad aver successo da ormai diversi anni", afferma Berset, secondo cui è necessario "ammodernare il secondo pilastro, prendendo in considerazione anche i lavoratori a tempo parziale e dunque anche molte donne". Secondo il consigliere federale, "il progetto è convincente".
La LPP 21 mira a garantire il livello delle rendite, a rafforzarne il finanziamento e a migliorare la copertura dei lavoratori a tempo parziale, in particolare delle donne, sottolinea l'esecutivo. Tra i punti principali della riforma figura l'abbassamento dell'aliquota di conversione minima dal 6,8 al 6,0%. Il tasso attuale è troppo elevato a causa sia dell'evoluzione demografica, sia dei bassi tassi d'interesse e una sua riduzione non è di principio ostacolata da nessuno, sottolinea Berset. Inoltre, i futuri beneficiari di rendite di vecchiaia e d'invalidità riceveranno un supplemento pensionistico compensatorio.
RG delle 18.30 del 25.11.20; le considerazioni di Mattia Serena
RSI Info 25.11.2020, 22:34
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