L'OCSE, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, raccomanda alla Svizzera di portare gradualmente a 67 anni l'età del pensionamento sia per gli uomini che per le donne. Sarebbe anche importante abbassare l'aliquota di conversione minima prescritta dalla legge sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l'invalidità per il secondo pilastro.
Nel rapporto presentato lunedì a Berna si osserva però anche che nella Confederazione si continua a godere di un un elevato tenore di vita, che il prodotto interno lordo pro capite è il terzo al mondo, che la politica finanziaria è solida e che l'indebitamento è molto basso.
Il documento contempla pure le previsioni concernenti l'andamento del prodotto interno lordo elvetico, che quest'anno dovrebbe crescere solo dello 0,8% invece che dell'1% previsto in un primo momento. Un peggioramento -si spiega- dovuto all'aggravarsi delle tensioni commerciali e ad un più generale rallentamento dell'economia continentale. Inferiore a quanto atteso dovrebbe essere anche la progressione nel 2020, ridimensionata dall'1,5 all'1,4%.