La Posta sta investendo con decisione nel settore digitale ed è pronta a importanti investimenti: 3 miliardi di franchi entro il 2024. Nel giro di pochi giorni ha infatti annunciato due acquisizioni e la politica ora è sull'attenti, e vuole capire meglio la strategia del Gigante giallo, che ha come compito principale il servizio universale.
Una parte degli investimenti è destinata alla digitalizzazione e Tresorit è uno dei nuovi elementi: l'azienda con sede nel Lussemburgo offre servizi legati alla cosiddetta cloud, una nuvola digitale, dove i clienti possono salvare e condividere dati in un modo sicuro. Michael Töngi, presidente della commissione delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale, segue da vicino queste scelte: “La sfida – dice ai microfoni RSI – è capire quali investimenti siano sensati per la realtà svizzera”.
Oltre a garantire il servizio universale, quindi lettere e pagamenti, la Posta può offrire altri servizi. E proprio in questo senso recentemente ha comprato Livesystems, azienda che distribuisce pubblicità digitale, ad esempio su schermi negli autobus e alle stazioni di benzina. Ed è qui che può sorgere la domanda sull'opportunità di questi investimenti, viste le chiusure di uffici postali negli scorsi anni: “Può essere una contraddizione, ma non necessariamente lo è – spiega ancoraTöngi. In particolare se gli introiti aiutano a finanziare il servizio universale”
Dalla pubblicità cartacea nella buca delle lettere a quella digitale, dalla lettera raccomandata alla condivisione sicura di dati: la Posta guarda al futuro. La politica però vuole saperne di più. Per questo “alla seduta di fine agosto della commissione delle telecomunicazioni, conclude Michael Töngi, sono stati invitati i vertici della Posta”.
Le domande sulla strategia digitale non mancheranno.