La prospettiva della privatizzazione di Postfinance per permetterle di operare in autonomia sul mercato delle ipoteche e dei crediti si fa concreta. Mercoledì il Consiglio federale ha adottato il messaggio che prevede la modifica di legge per scorporare l'unità finanziaria dalla Posta svizzera e la cessione della partecipazione maggioritaria della società.
Il Consiglio federale motiva la necessità del passo a causa del basso rendimento di Postfinance, da anni ha difficoltà nel far fruttare adeguatamente la massa di liquidità di cui dispone per il basso livello dei tassi di interesse. Potendo concedere prestiti, invece, potrà "nuovamente raggiungere una redditività in linea con il settore".
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La Confederazione dovrà inoltre concedere al gruppo Posta una garanzia di capitalizzazione, limitata nel tempo, per coprire l'attuale carenza di capitale d'emergenza di Postfinance che, per la sua rilevanza sistemica, è "to big to fail". Il credito (1,7 miliardi) dovrà essere approvato dalle Camere mediante decreto non referendabile.