Svizzera

La Svizzera cede 15 milioni di dosi di vaccino

Il Consiglio federale ha discusso del fabbisogno dei preparati anti-Covid: “Disponibilità sufficiente per un’eventuale nuova dose di richiamo”

  • 23 febbraio 2022, 18:00
  • 20 novembre, 18:35
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Di: ludoC 

Le dosi di vaccino acquistate in Svizzera sono superiori a quelle necessarie per vaccinare l’intera popolazione contro il Covid-19, per questo il Consiglio federale ha deciso di cedere un massimo di 15 milioni di dosi entro la metà del 2022, comunica oggi, mercoledì, il Governo. I vaccini in eccesso verranno donati in via prioritaria attraverso il meccanismo multilaterale dell’iniziativa COVAX.

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Nella sua seduta odierna, l’Esecutivo ha discusso del fabbisogno e dell’impiego dei preparati per l’anno in corso. L’obiettivo principale, si legge in una nota, “è garantire l’approvvigionamento della popolazione tenendo conto dei diversi scenari pandemici ipotizzabili”.

Cedendo le dosi di vaccino, continua il Consiglio federale, “la Svizzera contribuisce a garantire che il maggior numero possibile di persone abbia accesso a vaccini anti-COVID-19 efficaci e sicuri in tutto il mondo”.

Per il 2022 la Svizzera ha a disposizione circa 34 milioni di dosi di vaccino, di cui 20 milioni per il primo semestre e 14 milioni per il secondo semestre. “Qualora dovesse rendersi necessaria un’ulteriore vaccinazione di richiamo, l’approvvigionamento della popolazione svizzera sarebbe garantito in qualsiasi momento”, aggiunge il Governo.

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Un medicamento per gli immunodepressi

Determinate persone non riescono a sviluppare una protezione immunitaria nemmeno dopo diverse vaccinazioni, in particolare gli immunodepressi, ricorda il Consiglio federale. In futuro, queste persone potranno beneficiare di una protezione preventiva grazie a nuovi medicamenti la cui omologazione è prevista per il 2022. Questi farmaci verranno quindi acquistati dalla Confederazione. Verranno usai in modo mirato, non come un’alternativa alla vaccinazione.

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