Diverse associazioni ambientaliste si sono pronunciate a favore della revisione della legge sulla caccia, rinunciando ad aderire al referendum lanciato ieri, venerdì, da organizzazioni di difesa del lupo.
Pro Natura, WWF Svizzera, Birdlife Svizzera e Gruppo Lupo Svizzero (GLS) sostengono infatti che la coesistenza tra uomo e lupo è possibile sulla base della legge approvata.
La comunicazione congiunta arriva poco meno di un giorno dopo che altre organizzazioni a difesa del lupo hanno lanciato un referendum contro la revisione della legge sulla caccia, adottata dal Parlamento lo scorso dicembre. I promotori del referendum - gruppi come Wolfs-Hirten - sostengono che questa indebolisca la protezione del predatore e che complessivamente il disegno costituisce un "gran passo indietro" rispetto la tutela dell'animale.
Le prime tuttavia non risparmiano critiche sull'efficienza complessiva della legge: a detta loro infatti il Parlamento ha perso, lo scorso dicembre, l'occasione di approvare una legge tecnicamente più convincente nell'ambito della regolamentazione della popolazione del lupo. Ciononostante, l'attuale legge può garantire la coesistenza tra persone e lupi, purché si rispettino le condizioni di tutela menzionate in Parlamento, sottolinea la nota.
Dunque, sotto queste condizioni quadro, la popolazione del lupo non viene messa nuovamente in pericolo. Le associazioni ambientaliste comunque continueranno a impegnarsi per garantire che la futura gestione del predatore avvenga nel rispetto delle disposizioni della Convenzione di Berna.