Entro l’estate la pandemia dovrebbe essere superata: è quanto sostiene l’infettivologo zurighese Huldrych Günthard in un’intervista apparsa sulla SonntagsZeitung.
Le tre condizioni
Per ottenere questo risultato devono però essere rispettate tre condizioni. La prima, che la maggior parte delle persone si sottoponga a vaccinazione. La seconda, che chi non si vaccina, entri in contatto con il virus. La terza, che non appaiano varianti di coronavirus resistenti ai vaccini esistenti. Lo specialista sottolinea che questa sua tesi non vale per tutto il mondo, ma solo per i paesi che hanno la possibilità di immunizzare la propria popolazione.
Lezioni all'aperto in Zimbabwe; solo il 4% della popolazione africana è vaccinato
Una visione meno ottimista
C’è chi però è meno ottimista come Soumya Swaminathan, scienziata capa dell’Organizzazione mondiale della sanità, la quale sostiene dalle pagine del SonntagsBlick che siamo al 60% del cammino che ci porterà ad archiviare questo virus. L’esperta, prendendo in considerazione la pandemia a livello globale, afferma che al momento non si può prevedere “se vi sarà un’altra montagna inattesa da scalare”. Il problema è che ci sono enormi differenze tra paesi per quanto riguarda la copertura vaccinale: si passa dagli 80% di diverse nazioni, al 4% per esempio dell’Africa. “Più l’umanità tollererà questa situazione”, ha sottolineato, “più l’apparizione di nuove varianti si farà concreta”.