Svizzera

La guerra degli elicotteri in Alto Vallese

Il ricorso ai Super Puma dell'esercito per domare le fiamme a Bitsch ha provocato l'ira delle compagnie private che si appellano al principio di sussidiarietà

  • 19 luglio 2023, 12:31
  • 4 agosto 2023, 22:17

RG 12.30 del 19.07.2023 - Il servizio di Alan Crameri

RSI New Articles 19.07.2023, 12:30

  • Keystone
Di: ATS/RG/redMM

Nei cieli sopra Bitsch, in Vallese, non si lotta solo contro le fiamme. I lavori di spegnimento hanno - di nuovo - fatto emergere uno scontro tra gli interessi delle compagnie di elicotteri private, e il ricorso ai Super Puma dell'esercito. Per le compagnie private l'impiego dei propri mezzi in una vasta operazione di spegnimento è anche molto redditizio. Le fatture pagate da Cantoni e Comuni per l'incendio di Visp nel 2011, analogo a quello attuale a Bitsch, ammontarono a 400'000 franchi.

Una compagnia privata di elicotteri aveva minacciato di ritirare la propria partecipazione dall'operazione di spegnimento del rogo dopo l'intervento dei Super Puma dell'esercito, ma non lo ha fatto. Secondo essa, l'impiego di elicotteri militari aveva violato il principio di sussidiarietà. "Per rispettarlo, i mezzi civili devono essere esauriti prima dell'impiego dell'esercito", ha sostenuto il presidente del consiglio di amministrazione di Air Zermatt, Philipp Perren, come riportato dal quotidiano locale "Walliser Bote". Ha poi accusato le autorità di aver chiamato l'esercito poiché offre un servizio gratuito.

Anche Martin Candinas, presidente dell'associazione svizzera che raggruppa gli operatori di elicotteri, conferma che il problema si pone regolarmente: "È chiaro che i Comuni e i Cantoni sanno che l'esercito non è gratuito, ma non manda una fattura perché è lo Stato che paga. È la Confederazione alla fine".

E a chi accusa i privati di sfruttare l'occasione per fare cassa, Candinas risponde: "No, non sfruttano. Alla fine non facciamo così tanta cassa, ma va sottolineato che noi siamo sempre pronti tutto l'anno, 24 ore al giorno e abbiamo anche costi. Abbiamo i costi degli elicotteri, abbiamo i costi del personale, abbiamo i costi della formazione dei piloti, abbiamo anche i bacini artificiali che devono essere pagati".

Per Candinas questo è un servizio quasi pubblico ed è giusto che venga indirettamente remunerato quando si deve attivare per un incendio un sistema che per la comunità è efficace ed economico. Secondo lui i Comuni, dal loro canto, hanno anche un legittimo interesse ad impiegare da subito il maggior numero di risorse.

In merito alla questione del principio di sussidiarietà e alle critiche mosse da Perren, il portavoce dell'esercito Stefan Hofer ha affermato che una missione dell'esercito viene solitamente svolta solo su richiesta e sotto la direzione delle autorità civili. "L'esercito è sempre presente quando serve", ha spiegato. Inoltre, l'impiego attuale in Alto Vallese è conforme alle regole sull'aiuto militare in caso di catastrofe e non fa concorrenza ai mezzi civili. Si è attivato su richiesta del Canton Vallese e verrà concluso al più tardi il 28 di luglio.

Vallese, l'incendio non è ancora spento

Telegiornale 19.07.2023, 12:30

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