Svizzera

La legge Covid va in conciliazione

Ancora divergenze sul testo fra le due Camere. Atteso un compromesso in vista delle votazioni finali di venerdì

  • 17 marzo 2021, 12:21
  • Ieri, 17:24
00:41

Dal Notiziario delle 11.00 del 17.03.21

RSI Info 17.03.2021, 12:11

  • Keystone
Di: ATS/L.D. 

Il Consiglio nazionale ha continuato stamane l'urgente revisione della legge Covid 19, mantenendo diverse divergenze con il Consiglio degli Stati a livello di definizione dei casi di rigore, degli aiuti ai locatari e agli organizzatori di manifestazioni. Il dossier passa quindi alla Conferenza di conciliazione, dove dovrebbe essere trovato un compromesso.

Una decisione attesa per venerdì

Il Consiglio nazionale ha proposto dei compromessi al fine di accelerare la revisione del documento: la legge deve essere pronta per le votazioni finali di venerdì e deve entrare in vigore al più presto.

La Conferenza di conciliazione dovrà quindi impegnarsi per cercare un compromesso definitivo che soddisfi la destra, preoccupata per le finanze federali, e la sinistra che chiede maggiore generosità verso la popolazione e le piccole imprese.

Tre principali divergenze

Il Nazionale vuole concedere ai locatari di superfici commerciali una deroga di 90 giorni supplementari per pagare l'affitto. Tale deroga è di 120 giorni per gli agricoltori. Come gli Stati, il plenum ha però rinunciato ad inserire nella legge la nullità delle disdette date durante le chiusure decise dalle autorità.

La seconda divergenza riguarda il sostegno della Confederazione, su richiesta dei cantoni, alle manifestazioni. Gli Stati sono disposti a sostenere solo le manifestazioni pubbliche d'importanza nazionale da giugno a fine dicembre. Il Nazionale propone un compromesso, prevedendo un possibile sostegno per le manifestazioni pubbliche di importanza regionale che si svolgono tra giugno 2021 e l'aprile 2022.

Infine, ci sono i casi di rigore. Gli Stati vogliono rimanere al diritto attuale che prevede una perdita di fatturato del 40%. Il Nazionale si è adeguato a questo criterio, proponendo però la possibilità di aiuti in casi eccezionali se la perdita è del 25%.

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