Il Credit Suisse applica "una politica di tolleranza zero" nei confronti dell'evasione fiscale. Per ricordarlo la seconda banca svizzera ha acquistato una doppia pagina pubblicitaria sull'edizione di oggi (lunedì) del Figaro économique. Inserzioni analoghe sono state pubblicate anche sulla stampa anglosassone.
Nel caso della clientela transalpina, l'istituto di credito precisa di aver iniziato già nel 2013 a chiedere dichiarazioni volontarie di conformità fiscale. Sono state interrotte le relazioni con i detentori di averi che non hanno presentato il certificato.
L'offensiva mediatica fa seguito alle perquisizioni della scorsa settimana in filiali europee (Parigi, Londra e Amsterdam in particolare) e australiane. Comunicati degli inquirenti olandesi e francesi, che non nominano esplicitamente il CS, confermano inchieste contro decine di persone sospettate di aver aperto conti nascondendoli all'erario dei rispettivi paesi.
pon/ATS