Sono molti i lavoratori indipendenti messi a dura prova dalle misure imposte per limitare il contagio da coronavirus. Alcuni ricevono aiuti dalla Confederazione, altri no. Simonetta Sommaruga ha dichiarato che Berna, che doveva decidere l'8 aprile ma che ha poi rimandato, sta lavorando insieme ai cantoni per trovare una soluzione. Tuttavia, la situazione rimane complessa.
"Gli indipendenti colpiti da un ordine di chiusura ricevono delle indennità, mentre chi non lo è ma risente di un calo delle entrate non riceve alcun contributo, questa è una disparità di trattamento grave", ha spiegato l’avvocato Rupen Nacaroglu.
Attualmente, la situazione dei lavoratori indipendenti è questa: l'azionista di una SA o di una SAGL, dipendente della sua stessa azienda ha diritto a 3'320 franchi, mentre gli indipendenti che hanno dovuto chiudere la loro attività ne ricevono al massimo 5'880.
Altre categorie di indipendenti che hanno potuto tenere aperto, come ad esempio gli architetti, non hanno ancora diritto ad alcuna indennità nonostante le loro entrate si siano drasticamente ridotte.
Finora, l’unico cantone che ha varato delle misure per aiutare queste categorie professionali è il Vallese. Bisognerà ora vedere se altri cantoni seguiranno il suo esempio.