Ha sostanzialmente confessato il 46enne svizzero processato martedì a Andelfingen (ZH) per tratta di esseri umani e sequestro di persona. Assieme alla moglie filippina, l’uomo prometteva un futuro in Svizzera a giovani donne straniere, per poi renderle schiave domestiche e rinchiuderle in una gabbia.
Nella loro trappola sono cadute due donne, una filippina di 22 anni e una brasiliana di 30. La prima è rimasta alla mercé della coppia per 10 mesi, fino a quando non è riuscita a scappare. La seconda invece è stata salvata dalla polizia dopo due settimane di “schiavitù”, grazie alla denuncia esposta dalla prima donna dopo la fuga. I fatti risalgono al 2019.
Stando all’accusa, l’uomo ha spiccate tendenze sadiche. Inoltre, una perizia ha attestato un disturbo narcisistico della personalità.
Se la corte si pronuncerà sulla proposta dell’accusa, l’uomo riceverà una pena detentiva parziale di 36 mesi, anche se ne sconterà solo nove. Ha già scontato cinque mesi di detenzione.
RG 12.30 del 18.10.2023 Il servizio di Laura Dick
RSI Info 18.10.2023, 13:27
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