"L'economia svizzera rallenta"

Un rallentamento dell'economia svizzera è previsto dal Fondo monetario internazionale (FMI), che stima un aumento del prodotto interno lordo all'1,1%% per il 2019, dopo diversi anni di crescita più sostenuta. La situazione dovrebbe poi migliorare leggermente nel 2020.

Secondo gli esperti dell'FMI, i rischi per la Confederazione derivano dalle aumentate tensioni commerciali internazionali e delle incertezze nella politica europea, in particolar modo per quello che riguarda la Brexit. Nelle loro considerazioni pubblicate lunedì, sono anche segnalati dei rischi per la Svizzera nel caso la riforma fiscale legata all'AVS non dovesse passare la votazione popolare del 19 maggio.

La Banca nazionale svizzera dal canto suo mantiene invariate le sue previsioni all'1,5%, mentre la Segreteria di Stato dell'economia si attesta sull'1,1%. Nel 2018 la crescita raggiunse il 2,5%.

Un probabile rallentamento dell'espansione elvetica emerge anche dall'osservatorio dei responsabili degli acquisti che devono garantire alle aziende le materie prime necessarie alla produzione. Per il mese di marzo il cosiddetto indice PMI è sceso sensibilmente, tornando ai livelli di 4 anni fa. Si è fermato a quota 50,3 punti, appena sopra la soglia dei 50 sotto la quale vi è contrazione economica. I motivi vengono imputati soprattutto al contesto internazionale.