La revisione della legge COVID-19 è in dirittura d'arrivo: il Consiglio degli Stati e il Nazionale hanno approvato oggi, giovedì, le proposte della conferenza di conciliazione. L'ultima parola spetterà in ogni caso al popolo: un referendum è stato lanciato, si voterà il 13 giugno e in caso di bocciatura tutte le misure scadranno il 25 settembre.
Il cuore del progetto sono gli aiuti ai cosiddetti casi di rigore: la cifra a disposizione è stata portata a 10 miliardi di franchi e potranno beneficiarne le imprese create prima del 1° ottobre 2020 e non prima del 1° marzo come aveva suggerito il Governo. L'insieme del pacchetto vale 12 miliardi, due in più di quanto previsto dall'Esecutivo, e a beneficiare della differenza saranno in particolare gli indipendenti.
Le legge covid in Consiglio Nazionale
Telegiornale 08.03.2021, 21:00
Non è stata invece ritoccata la definizione di caso di rigore: saranno automaticamente presi in considerazione ristoranti, commerci e altre imprese che hanno dovuto chiudere i battenti per almeno 40 giorni. Le altre dovranno giustificare un calo del fatturato del 40% (30% per gli indipendenti rispetto alla media del quadriennio precedente): il Nazionale avrebbe voluto norme meno severe, ma la conferenza di conciliazione ha preferito la versione della Camera dei cantoni. Misure sono previste anche per i disoccupati, ma non per chi ha in affitto locali commerciali. Per quanto riguarda i club sportivi, non saranno obbligati a ridurre i salari, ma se non lo faranno potranno farsi compensare solo il 50% delle mancate entrate per i biglietti.
Dopo il dibattito sul COVID-19, una birretta: l'omaggio di Alex Kuprecht ad Alain Berset (e poi a Ueli Maurer e al cancelliere Walter Thurnherr)
RSI Info 18.03.2021, 13:44
Il dibattito in Parlamento è stato molto intenso, i deputati la scorsa settimana sono andati avanti a discutere fino a tarda. Scarso successo hanno avuto le proposte volte a intervenire nella strategia governativa: in particolare, era stata bocciata la richiesta di introdurre nella legge una data per la riapertura dei ristoranti e di altre attività. Il Legislativo ha però stabilito che le persone immunizzate con un vaccino anti-covid omologato, e di cui è dimostrata la proprietà di prevenire la trasmissione del virus, non devono venir sottoposte a quarantena, tranne eccezioni stabilite dall'Esecutivo.
Inoltre, per consentire alla persone immunizzate di lasciare il paese, il Governo dovrà stabilire i requisiti che devono essere soddisfatti dal documento attestante l’avvenuta vaccinazione del suo titolare contro il coronavirus, la guarigione da un’infezione o il risultato del test. Anche in questo caso il plenum è stato imbeccato da quanto accade a livello europeo.
Il Consiglio federale dovrà infine accordare agevolazioni ai Cantoni che presentano una situazione epidemiologia stabile o un suo miglioramento e che applicano una strategia riguardante i test o altri provvedimenti adatti per combattere l’epidemia.
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