Due "no", due "sì" piuttosto netti e un "sì" che appare invece più traballante. È un quadro delle tendenze decisamente più diversificato rispetto a quello che emergeva poco più di un mese fa. E a delinearlo sono gli esiti del 2° sondaggio SSR sulle prossime votazioni federali. Al rilevamento, effettuato sia online che attraverso interviste telefoniche, hanno stavolta partecipato quasi 18'000 persone di tutte le regioni linguistiche.
Iniziative: contrari ora in vantaggio
Una chiara inversione di tendenza si è manifestata per le due iniziative "agricole" all'esame del popolo. Quella per acqua potabile pulita e cibo sano, che in prima battuta incassava una maggioranza di misura, risulta ora complessivamente avversata dal 53% dei partecipanti al sondaggio. Sul testo emerge ora un livello piuttosto avanzato di formazione delle opinioni: è infatti il 70% ad aver già maturato una salda intenzione di voto a favore o contro l'iniziativa.
Dato nazionale e regionale sulla prima iniziativa sottoposta al popolo
L'avanzata dei "no" è marcata nella Svizzera tedesca ma più ancora in Romandia, dove nell'arco di un mese i pareri di segno contrario (ora al 53% come per il dato nazionale) sono aumentati nella misura di ben 17 punti percentuali. Solo nella Svizzera italiana si registra ancora una maggioranza (59%) a sostegno della proposta di modifica costituzionale.
Un discorso più o meno analogo è applicabile anche all'iniziativa "Per una Svizzera senza pesticidi sintetici". Qui però il confronto di posizioni risulta più serrato: anche per questo testo le opinioni contrarie passano infatti in vantaggio (51%), ma lo schieramento dei favorevoli, pur perdendo terreno, riunisce ancora il 47% degli interpellati. La tendenza verso un "no" finale alle urne è quindi meno netta.
Le tendenze inquadrate dal sondaggio sulla seconda iniziativa
L'ultima fase della campagna verso il voto potrebbe quindi riservare ancora sorprese. Intanto il quadro degli orientamenti nella Svizzera tedesca e in Romandia non fa che riflettere il dato nazionale. Nella Svizzera italiana, invece, i consensi al testo accusano solo una lieve erosione e risultano così sempre ampiamente in testa (61%).
Sostegno solido alla legge Covid-19
Veniamo così alle tre normative che devono superare lo scoglio del referendum. La legge Covid-19, fra pareri apertamente e tendenzialmente favorevoli, incassa ora il 64% dei consensi a livello nazionale. Il fronte dei contrari guadagna 5 punti percentuali rispetto ai risultati del primo sondaggio. Ma le dinamiche fin qui osservate rendono ora piuttosto improbabile la prospettiva di variazioni significative nelle intenzioni di voto.
Referendum sulla legge Covid-19: il quadro delle intenzioni di voto
La maggioranza degli interpellati, evidenziano gli analisti del sondaggio, riconosce la necessità di una base legale solida per gestire in modo mirato gli sviluppi della crisi pandemica. Quanto alle tendenze sul piano regionale, è nella Svizzera tedesca che si constatano le maggiori resistenze (35% di pareri contrari) alla legge. Nella Svizzera italiana il fronte del "sì" perde 4 punti percentuali ma raggruppa pur sempre il 67% degli interpellati.
La legge CO2 perde consensi
In posizione più delicata è invece la legge che punta a ridurre le emissioni di gas a effetto serra. I consensi alla normativa sono infatti scesi dal 60% al 54%. Avanza quindi la quota dei contrari, che dopo un balzo di 8 punti percentuali comprende ora il 43% dei partecipanti al sondaggio. L'esito della votazione resta aperto, ma intanto lo schieramento dei favorevoli appare indubitabilmente sotto pressione.
Le tendenze inquadrate dal sondaggio in vista della votazione sulla legge sul CO2
Gli avversari del progetto, sullo sfondo di un dibattito che vede contrapposte le argomentazioni ambientali a quelle che concernono i costi, sono così verosimilmente riusciti a diffondere dubbi sulla nuova legge. È nella Svizzera tedesca che appare più consistente la crescita dei pareri critici. La Svizzera italiana appare invece in controtendenza: è infatti l'unica regione linguistica in cui si constata una crescita dei consensi (4 punti percentuali in più), rispetto al dato del precedente sondaggio.
Antiterrorismo e misure di polizia: consensi solidi
Continua infine a beneficiare di una larga base di consensi (62%) la nuova legge sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo. Anche per quest'oggetto si rileva una crescita (dal 24 al 32%) dei pareri di segno contrario. Ma la polarizzazione che si constata in relazione al tema non ha inciso più di quel tanto sui margini di quella che resta, in ogni caso, un'ampia approvazione.
Gli esiti del sondaggio sulle nuove misure di polizia per la lotta al terrorismo
L'oggetto in questione, va tuttavia precisato, è anche quello che al momento fa registrare il livello meno avanzato di formazione delle opinioni. Intanto, nel raffronto regionale, è proprio nella Svizzera italiana che si riscontra la quota più consistente di pareri favorevoli (68%).
Il sondaggio, commissionato dalla SSR all'istituto di ricerca demoscopica Gfs.bern, presenta un margine d'errore statistico, per eccesso o per difetto, di 2,8 punti percentuali.
Alex Ricordi