Svizzera

Lex Weber meno dura, “un’opportunità”, anzi “un rischio”

La politica si divide sull’allentamento delle restrizioni per le case secondarie: tra necessità di più alloggi e timore di incentivare la speculazione

  • 7 marzo, 05:48

Allentata la legge sulle case secondarie

Telegiornale 06.03.2024, 20:00

Di: TG/RSI Info

La recente proposta di allentare la legge sulle case secondarie in Svizzera ha acceso il dibattito politico. Da un lato, vi è chi vede un’opportunità per incrementare l’offerta abitativa a prezzi accessibili, soprattutto in aree come Obersaxen Mundaun, dove la quota di abitazioni secondarie supera l’80% e rende difficile per i residenti locali trovare alloggi a prezzi ragionevoli. Ernst Sax, sindaco del comune nella Surselva, evidenzia come la trasformazione delle vecchie case contadine possa generare nuovi spazi abitativi e servire come fonte di reddito supplementare per le famiglie locali.

Tuttavia, non mancano voci critiche, come quella di Riet Fanzun, membro dell’associazione Anna Florin, che sottolinea come la proposta potrebbe ulteriormente alimentare il mercato delle case di vacanza, a scapito dell’accessibilità abitativa per i residenti. L’associazione sostiene la necessità di una regolamentazione più stringente che favorisca la conversione degli edifici in abitazioni primarie.

Dal canto suo, il governo dei Grigioni, attraverso le parole di Marcus Caduff, direttore del Dipartimento economia e socialità, riconosce sia i potenziali rischi che le opportunità della proposta, sottolineando come i comuni potrebbero introdurre regolamentazioni per equilibrare la creazione di alloggi secondari e primari.

La questione, che continua a generare discussione a dodici anni dalla votazione sulla legge delle case secondarie, si avvia verso una decisione cruciale con la votazione finale in Parlamento prevista per la prossima settimana. La possibilità di un referendum rimane aperta.

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