Svizzera

Lista grigia? "Non è colpa nostra"

Il Liechtenstein non è intervenuto a Bruxelles per fare iscrivere la Confederazione nell’elenco dei paradisi fiscali

  • 21 dicembre 2017, 18:08
  • 23 novembre, 03:10
La ministra degli esteri del Principato, Aurelia Frick, con il consigliere federale Ignazio Cassis

La ministra degli esteri del Principato, Aurelia Frick, con il consigliere federale Ignazio Cassis

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La Svizzera e il Liechtenstein hanno confermato giovedì i loro buoni rapporti. Contrariamente a ciò che si dice, il Principato non è intervenuto per far iscrivere la Confederazione nella "lista grigia" fiscale dell'Unione europea, ha affermato la sua ministra degli affari esteri, Aurelia Frick, in visita a Berna.

"Smentisco" le informazioni apparse sulla stampa, secondo le quali il paese avrebbe avanzato la richiesta a Bruxelles a favore di una parità di trattamento con il Principato. "Non abbiamo il potere di esigere di cambiare una tale lista ufficiale", ha affermato Frick rispondendo ai media in seguito ad un incontro di lavoro con il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Ignazio Cassis, il quale non ha voluto commentare ulteriormente la questione.

I due ministri hanno sottolineato a più riprese che la decisione dell’UE relativa alla "lista grigia" non è stata corretta, in quanto i due paese hanno già espresso la volontà di sopprimere i regimi fiscali non conformi agli standard internazionali.

ATS/ludoC

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