Guariscono dal coronavirus, ma per mesi continuano ad averne i sintomi, e accusano vari disturbi. La sindrome del "long Covid" pareva appannaggio degli adulti, invece colpisce anche i giovani. A Ginevra è stata inaugurata una cellula per monitorare questo fenomeno proprio nei più giovani. Cellule simili sono state create anche a Zurigo e Winterthur.
Nausea, stanchezza, difficoltà di equilibrio, mal di testa e dolori addominali... sono questi i sintomi principali a cui prestare attenzione. Sintomi che perdurano nel tempo dopo la guarigione. E che possono impedire addirittura a un adolescente di andare a scuola. Come succede ad Antoine, 15 anni, uno dei 10 pazienti trattati dalla nuova cellula long Covid dedicata ai minori, inaugurata da qualche giorno a Ginevra, in aiuto alle famiglie. "Per me è già un sollievo avere una diagnosi, anche perché è più di quattro mesi che cerchiamo di capire, attraverso esami e analisi. Eravamo preoccupati, non riuscivamo a capire cosa avesse", spiega la mamma.
"Le cellule si dedicano agli adolescenti con più di 10 anni, inviati dal medico di famiglia, dopo una malattia confermata e che presentano ancora sintomi dopo quattro o più settimane", dice Anne Perrin, capo clinica pediatra HUG Ginevra.
Dati certi sul fenomeno però non ce ne sono. Alcuni studi nel Regno Unito e in Israele parlano del 10-30% di minori con il long Covid. Unisanté di Losanna conferma che l'1% delle consultazioni effettuate in una quarantina di studi sono per un sospetto di long Covid. Un fenomeno dunque ancora tutto da indagare.