Il Consiglio federale è stato incaricato di elaborare un piano d’azione contro il razzismo e l’antisemitismo. Gli eventi attuali, segnati da attacchi antisemiti di rara violenza nella stessa Svizzera, dimostrano che è fondamentale fare di più per combattere questo flagello. Il Consiglio degli Stati martedì ha così adottato, con 31 voti a 7, una mozione in tal senso già adottata dal Consiglio nazionale.
In seguito agli attacchi brutali di Hamas in Israele e all’inizio della guerra in Medio Oriente si moltiplicano anche in Svizzera gli atti antisemiti, come l’accoltellamento di un ebreo ortodosso a Zurigo il 2 marzo scorso, ha sottolineato a nome della commissione Marianne Binder-Keller (Centro/AG). Secondo la Commissione federale contro il razzismo, nel 2023 vi è stato un aumento del 24% circa dei casi segnalati di discriminazione razziale. Questi atti di violenza sono sintomatici di un’ideologia antisemita che si è radicata nella società e che deve essere combattuta attivamente, soprattutto attraverso misure preventive. “Le misure adottate finora non sono chiaramente sufficienti”, ha dichiarato la politica argoviese.
Cresce l'antisemitismo
Telegiornale 04.06.2024, 20:00
Una minoranza, rappresentata in aula da Esther Friedli (UDC/SG), ha condannato gli atti di razzismo e antisemitismo ma, a suo avviso, un piano simile non porterebbe alcun effetto concreto sulle persone determinate a commettere tali atti. La “senatrice” sangallese ha ribadito che in Svizzera è già attiva una Commissione contro il razzismo e che sono in corso programmi contro la radicalizzazione. Per Friedli bisogna lasciare ai Cantoni, che già oggi fanno molto, la preoccupazione di contrastare questi fenomeni soprattutto mediante programmi d’integrazione e prevenzione.
La Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, da parte sua, ha sostenuto l’adozione del piano d’azione ed ha ribadito come l’antisemitismo metta a rischio la coesione sociale. “È inaccettabile – ha riferito - che una comunità del nostro Paese si senta minacciata”. Ha poi sottolineato che l’obiettivo principale del piano è quello di coordinare e riunire le forze e definire le priorità, migliorare quindi l’efficienza e per fare questo il servizio di lotta contro il razzismo sarà rafforzato di un equivalente personale a tempo pieno nel 2025 e di un tempo parziale al 50% dal 2026.
SEIDISERA del 02.06.24: L’intervista di Sofia Stroppini a Ralph Friedländer
RSI Info 02.06.2024, 18:40
Contenuto audio